lunedì 7 luglio 2008

TEMPO DI BILANCI... (COMPITO 9)



Siamo arrivati in fondo a questa esperienza ed è tempo di bilanci.
Partiamo dal principio. Devo dire che quando il prof ci ha proposto questo modalità di esame attraverso il blog sono rimasta sul momento un pò spiazzata. Intanto perchè comunque si tratta di un tipo di lavoro che uno può farsi fare da qualcun altro molto esperto, poi perchè prevedeva la totale assenza del prof per la durata della cosa. Ho trovato tutto piuttosto strano... Poi, data la mia inesperianza, ho visto profilarsi di fronte alla mia strada difficoltà su difficoltà da affrontare senza alcuna guida. Il dubbio se affrontare la sfida o rifugiarsi nel semplice e rassicurante esame trdizionale è stato forte... ma il bisogno di trasgressione lo è stato di più. Niente libri per una volta... niente appello... niente esame... niente stress quel giorno preciso in cui non dai mai quanto potresti.
E allora mi ci sono buttata.
All'inizio è stato terribilmente faticoso per me che sono una semi-impedita col computer. Per fare una cosa qualsiasi ci mettevo un sacco di tempo... Per quelli più esperti forse è stato un divertente passatempo ma io ci ho impiegato davvero tanto...
Ad ogni modo, come dicevo prima mi sembrava di essere un pò "abbandonata" i primi tempi... questi post misteriosi del prof non erano sufficienti a chiarirmi le idee.
Il pregio del sistema è che ti spinge all'AUTONOMIA. Non c'è nessuno che ti dice che fare. Allora uno prova... alla fine si riesce. Piano piano le cose risultano sempre più semplici e di recente mi sono sorpresa di saper fare cose sconvolgenti... Ho trovato la cosa molto divertente soprattutto quando i commenti mi hanno portato ad esplorare gli altri blog (farsi un pò gli affari degli altri dà sempre soddisfazione...)
Il bilancio è decisamente positivo. Forse una pecca: la presenza del prof... un pò troppo evanescente...
Ma su di me l'esperimento ha funzionato alla grande. Complimenti per l'idea.

giovedì 3 luglio 2008

IL VALORE DEL CONTESTO (COMPITO 5)

Volevo dire qualcosa a proposito delle riflessioni sul valore del contesto dei post "TALKIN' BOUT MY EDUCATION" e quello del post a proposito dell'isegnamento della matematica al liceo ("FORMULE").
Sinceramente non me la sento di parlare della matematica, perchè da "classicista" resta per me qualcosa di oscuro e misterioso...
Riferendomi però a qualche esperienza diretta e molto recente, volevo parlare degli "assurdi" in cui mi sono imbattuta in questa facoltà.
Non so se questa è una difficoltà solo mia, ma mi domando come sia possibile per esempio studiare in Embriologia lo sviluppo dell'apparato urinario senza sapere:
1. da cosa è composto
2. come è fatto
3. come funziona
Io trovo impossibile studiare certe cose senza aver fatto l'Anatomia. Si arriva a studiare una serie di nomi a memoria senza riuscire a metterli un minimo in un contesto. E allora uno si mette lì e si impara a memoria: dotto mesonefrico, uretra, uretere...ecc... Io sono andata sul libro di anatomia per capire un minimo di cosa si trattasse.
E studiare l'apparato scheletrico senza aver fatto muscoli ed ossa in Istologia?
Un pò un assurdo.
Bisognerebbe poter dare un senso a quello che si studia...

mercoledì 2 luglio 2008

LIBERA...


Dopo la faticaccia dell'esame di istologia ora mi sento incredibilmente sollevata...
Non si può descrivere un senso così profondo di liberazione a parole...
Cammino a un metro da terra... Ieri per la prima volta da non so quanto... HO FATTO UNA PASSEGGIATA! Incredibile come uno si può ridurre...
Ritorno lentamente alla vita...
Prendo in prestito le parole di questa canzone per esprimere un pò della libertà che questo studio "matto e disperatissimo" ci toglie...


Mi domando perché quando vivi aspettando
un giorno passa lentamente come fosse un anno
Mi domando perché non sono nato nel 50
Avrei saputo cosa fare io negli anni 70
Mi domando se sei mia oppure fai finta
E se alla fine dei fatti essere onesti conta
Mi domando se la storia è stata scritta dagli eroi
O da qualcuno che pensava solamente ai cazzi suoi
Mi domando perché mi fa schifo la mia faccia
A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere solo quello che non ho
Mi domando soltanto perché
Gesù Cristo è morto in croce per me

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Mi domando perché pensare troppo mi turba
E se una volta almeno mio padre ha fumato l’erba
Mi domando se avrò un figlio
E se mio figlio mi odierà
Perché purtroppo si odia
Chi troppo amore ci da
Mi domando se la mia è una vita felice
E so rispondere solo che mi piace

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

martedì 24 giugno 2008

FESTA IN MASCHERA...

Qualche settimana fa sono stata invitata ad una festa in maschera...
Io e il mio cavaliere ci siamo lanciati in un travestimento orientaleggiante.
Dopo molte prove ecco i risultati...


mercoledì 11 giugno 2008

NON ESISTE ALCUN MODO PER STABILIRE QUALE DECISIONE SIA LA MIGLIORE


Stamattina, mentre facevo colazione, ho cominciato un libro, distrattamente...
Ne ho preso uno dalla libreria, così.. un pò a caso...
E sono rimasta folgorata.
L'incipit era una riflessione sul concetto dell'"eterno ritorno" di Nietzsche, che è uno dei miei filosofi preferiti, quindi mi ci sono buttata a capo fitto...
Dopo poco mi sono imbattuta in passaggio meraviglioso. Lo riporto qui sotto:


Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perchè non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è la vita stessa? Per questo la vita somiglia sempre ad uno schizzo. Ma nemmeno lo "schizzo" è la parola giusta, perchè uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro. [....]
Quello che avviene soltanto una volta è come se non fosse mai avvenuto. Se l'uomo può vivere solo una vita, è come se non vivesse affatto.

giovedì 5 giugno 2008

DELUSIONI D'AMORE... RIFLESSIONE E SFOGO

Scrivo questo post dedicandolo alla mia più cara amica, a cui voglio un bene allucinante e che per colpa di uno stronzo maledetto (che spero capiterà di qua...) sta proprio sotto a un treno. Ieri pomeriggio quando è venuta da me a farsi consolare, mi è tornato alla mente limpidissimo il ricordo di quanto si può stare male per amore.
Per un buffo caso del destino, l'ultima volta che sono stata lasciata è proprio un anno prima, il 4 Giugno 2007. Le coincidenze... Siamo proprio amiche...
Ora sono qui e rifletto...
Ancora non capisco se è colpa nostra, che ogni volta ci lasciamo illudere... ci caschiamo come pere... ci facciamo raggirare... anche quando tutto consiglierebbe di lasciare stare: è un tipo strano... tenebroso... non è neanche di Firenze... ha appena finito una storia importante...
SCAPPA! NON TI FIDARE! DIFFIDA!
E invece noi no. ci caschiamo in pieno. Allora ci buttiamo... Buttiamo all'aria tutta la nostra vita per lui... Ci facciamo l'amore la prima volta... Passiamo pomeriggi interi su internet a guardare le sue foto... Con quel cellulare in mano tutto il santo giorno...
Chiamerà o non chiamerà? Che faccio? Mando un messaggio? Faccio uno squillo? Chiamo?
LASCIALO STARE! NON FARTI SENTIRE! ASPETTA CHE TI CHIAMI LUI!
E noi aspettiamo. Certo... 10 secondi. E poi chiamiamo. E voi lo sapete, lo sentite secondo me, che siamo completamente in vostro potere, che la nostra giornata cambierà a seconda di cosa ci direte al telefono. Ma non v'importa... Fino a quando vi facciamo comodo. E ci fate innamorare sempre di più...sempre di più...
E allora non mangiamo... non dormiamo... non riusciamo a studiare... Tutto per lui...
Poi vi stancate... Passa un giorno... due... non vi fate sentire...
Poverino, avrà da fare... Non ha soldi... Dovrà studiare... Tre giorni... Quattro...
NON GLIENE IMPORTA NIENTE DI TE!
Gli sarà successo qualcosa. Sicuramente. Sennò non si spiega... Starà male...
STA BENISSIMO! STA FACENDO SOLO TRANQUILLAMENTE I CAVOLI SUOI...
Allora ci immaginiamo di tutto. E' caduto da motorino... La nonna all'ospedale... La sorellina con l'appendicite...
Poi chiamate.
La felicità... finalmente... Che bello sentirti... Però... ha un tono un pò strano... Questa conversazione prende una brutta piega... Poverino, ha un periodo molto stressante... si deve concentrare sulla studio... preferisce stare libero... sta bene così.
Poi... la BEFFA: POTREMMO RIMANERE AMICI.
Lì è il dramma. E qualsiasi cosa che provi a dire è sbagliata. Lo schock è troppo forte... ad arrabbiarti non ce la fai. Non ce la fai a dirti quanto è stronzo... quanto ti è costato stare con lui... Che ti ha preso in giro... Perchè lo sapeva dall'inizio che non ti voleva...
Ma ti ha fatto innamorare lo stesso, lo stronzo.
Capita. Ogni volta è così. Eppure ogni volta ci caschiamo. Sembra impossibile, però è così.
Il problema è che c'è poco da fare. Fa stare malissimo... fa piangere... disperare... ma quando c'è... non hai bisogno di altro.
VALE COMUNQUE LA PENA.

domenica 1 giugno 2008

PER INGUARIBILI ROMANTICI...

Domenica scorsa sono andata a vedere "Giulietta e Romeo" con le musiche di Cocciante. Bello davvero...
Ecco un assaggio.

martedì 27 maggio 2008

VIDEO NEL BLOG


Avete notato il video che ho inserito in fondo, sotto i post?
Ora vi racconto come ho fatto.
Come molti di voi ho una web-cam.

La vedete qui accanto. Una volta attaccata al computer si può usare per scattare foto o fare video. Io ho fatto un brevissimo video... Sono solo pochi secondi e non è un granchè ma volevo dare un'idea di quanto può essere vanitosa una ragazza e quante ore si può passare davanti ad uno specchio. Una volta fatto il video, si clicca su MODIFICA e si può personalizzare in più modi. Appare una pagina con la sequenza del video in una fascia in basso e sulla colonna sinistra alcune opzioni fra cui:
ACQUISIZIONE DEL VIDEO
Acquisisci da periferica video
Importa immagini
Importa audio o musica
MODIFICA FILMATO
Visualizza effetti video
Visualizza transizioni
Crea titoli o riconoscimenti
Crea filmato automatico
Io mi sono sbizzarrita con gli EFFETTI VIDEO,davvero fantastici: Acquarello, Colorazione seppia, Contorno a china, Dissolvenze, Film d'epoca vecchi (quello che ho scelto io...) e tanti altri. Poi si può rallentare o velocizzare il video, regolarne la luminosità e tanto altro.
Il problema è venuto dopo, dato che i video fatti in questo modo non possono essere inseriti nel blog, se non all'interno di un post. Allora, dato che ormai ero lanciatissima, ho fatto anche la conoscenza di You tube. Mi sono iscritta ed ho inserito il mio piccolo video. Ed eccolo là.

martedì 20 maggio 2008

DREAMING... (COMPITO 8)



Purtroppo c'ho messo un pò... ma alla fine ho letto l'intervento della conferenza. Invito chi segue questo blog ma non è uno studente di medicina di leggerlo. Lo trovate qui.
Io non ho potuto partecipare quel giorno e credo sia stato un peccato, dato che l'argomento trattato interessa noi studenti in modo particolare.
Devo dire che uno dei passaggi che mi hanno colpito di più è stato quello del rapporto allievo-docente. Per noi del primo anno, il professore universitario appare, rispetto a quello del liceo, una figura molto distante... lontana dall'allievo, di cui non conoscerà mai il viso o il nome, lontana dal suo mondo e dalle sue opinioni.
Forse è tutto normale, mi dico, è l'università... E' chiaro che un professore che tiene un corso seguito da 300 persone non potrà mai conoscerle personalmente una per una. Si parla però nell'intervento di INTENSITA' EMOZIONALE fra docente e discente.. Si parla di un professore che ami la propria disciplina e che abbia la capacità di trasmettere la stessa passione a quanti lo ascoltano.. Guardo la mia esperienza e credo che si tratti di qualcosa di estremamente raro. Purtroppo si trova davvero di rado qualcuno che dimostri una vera passione per il proprio lavoro, in qualsiasi campo. Mi domando a questo punto CHI debba possedere questa passione se non un docente. Li conto sulle dita di una mano sola i professori che mi hanno trasmesso un amore del genere. Il discorso è in parte soggettivo... A me un professore può essere piaciuto,perchè mi ha lasciato determinate cose, per qualcun altro può non essere così... Certo è che se da 30 anni fai lezione con gli stessi lucidi, arrivi, dici da 30 anni le stesse parole e poi te ne vai perchè ti sembra di aver fatto il tuo dovere, non so quanto lasci ai tuoi studenti.
La differenza con chi ama insegnare si vede. E non poco.
Mi è piaciuta particolarmente l'immagine che paragona il professore che tiene una lezione, al concertista di fronte al suo auditorio. Avevo già riflettuto sul ruolo della lezione ex cathedra rispetto a metodi di insegnamento più moderni, quando ne aveva parlato il Prof. Formiconi nella chiacchierata introduttiva al corso. Sarà la mia formazione classica che mi impedisce l'uscita da certi clichè, ma la lezione tradizionale mi sembra uno strumento davvero irrinunciabile.
Ma c'è lezione e lezione...
Nella seconda parte dell'intervento si parla del tipo di medico da formare e il messaggio che passa è lo stesso della conferenza "I care" e del mio post sul volontariato in ambulanza: l'importanza del rapporto umano medico-paziente.
Concludo con una citazione dall'intervento:
"Platone aveva già scoperto quale fosse la condizione indispensabile di ogni insegnamento: L'Eros, che è contemporaneamente desiderio, piacere e amore, desiderio e piacere di trasmettere desiderio per la conoscenza e amore per gli allievi".

domenica 11 maggio 2008

VITA ... E MIRACOLI DEI VOLONTARI




















Scrivo questo post in risposta al commento di Daniele che voleva saperne di più sul volontariato sull'ambulanza... Allora parlo della mia esperienza. Faccio la soccorritrice sull'ambulanza da circa 2 anni all'Humanitas Firenze nord, associazione di volontariato fieramente laica di via Ponte alle mosse (zona Porta al Prato). L'ambiente è veramente fantastico... proprio come una famiglia. E come una famiglia vera, spesso capitano le discussioni, nascono gli amori e grandi amicizie(come nel mio caso).
Faccio servizio il lunedì pomeriggio dalle 13 alle 18 (se qualcuno chiamasse un'ambulanza a quell'ora potrei arrivare io...) con due storici compagni di turno che mi acconpagnano da sempre, BRUNO (autista), prova vivente del fatto che "l'età non conta". La cosa che amo più di lui è che potrebbe essere quasi mio nonno, ma non ha perso la capacità di STUPIRSI per ogni cosa. Ama tutte le cose belle della vita e ogni pochino,di fronte ad una nuova scoperta, se ne esce con la sua escamazione abituale: " GANZO!". Poi c'è ANDREA (1° livello). Che dire di lui... 18 anni ma la saggezza di almeno 30. Infatti è il mio confidente da sempre. Siamo come "culo e camicia" sul servizio. Sappiamo sempre cosa pensa l'altro e non c'è bisogno di dire nulla fra noi. Sintonia perfetta. Tutto quello che so di cosa significa fare la soccorritrice me l'ha insegnato CARLO (attuale presidente dell'associazione), che è il volontario modello. Fermezza, tranquillità, mai un'esitazione. E poi un profondissimo conoscitore dell'animo umano, sa capire benissimo le persone e le situazioni. Sembra un mago.
Soccorrere sull'ambulanza è un'arte non da poco. Quando qualcuno chiama l'ambulanza non è detto che abbia seriamente bisogno di cure. Spesso è una persona anziana che ha bisogno di compagnia, marito e moglie che hanno litigato... se ne vedono davvero di cotte e di crude. Tu non sei un medico e non puoi fare moltissimo. Ai corsi preparatori ci insegnano come trattare i traumi, il BLS, a indivuduare i segni della patologie più importanti.
La cosa che mi ha sempre colpito di certe situazioni è che spesso le persone hanno bisogno di essere semplicemente ascoltate, considerate, fatte sentire a proprio agio. Una tuta bianca e rossa può essere incredibilmente rassicurante.
Lunedì scorso abbiamo portato all'ospedae una signora che era caduta a casa e aveva una piccola ferita al ginocchio... nulla di grave per fortuna. Purtroppo il pronto soccorso era pieno e abbiamo dovuto aspettare molto prima che trovassero un letto alla signora, che poverina non faceva che piangere pensando di recare disturbo a noi e alla sua famiglia. Io e Andrea le siamo stati sempre accanto rincuorandora più possibile e dandole da chiacchierare tutto il tempo. Alla fine il letto è arrivato ma la signora non ci ha fatto allontanare prima di averci stampato due grossi baci sulle guance.
Una bella ricompensa per un pomeriggio faticoso.

venerdì 18 aprile 2008

I CARE...COMMENTO E PROPOSTA



Ho assistito ad un seminario davvero particolare di recente... Ecco le mie impressioni.

L'argomento della prima parte è stato il diritto d'autore, introdotto dal professore (sulla cui opinione nessuno ha avuto dubbi...) La questione secondo me è piuttosto complicata. Dal nostro punto di vista non può che sembrare un'enorme ingiustizia proteggere in modo eccessivo ogni forma di creazione... Bisogna rendersi conto comunque che in qualche modo il lavoro delle persone va tutelato, anche pensando che in un futuro potrebbe essere il nostro.
La parte della conferenza che però mi ha interessato di più, è stata quella il cui tema era "I CARE", espressione collegata alla figura di Don Milani, di cui conoscevo la storia ma di cui non avevo colto fino in fondo la "modernità" fino alla descrizione fatta dal prof. Questa espressione ha ispirato una serie di riflessioni sulla figura del medico. Ho trovato davvero istruttiva la storia sul medico che non si ferma alle apparenze: un medico che si trova di fronte a un sintomo chiaro che farebbe pensare al peggio, ma che, non avendo ancora perso la capacità di ""stupirsi", approfondisce il rapporto umano medico-paziente e questo lo conduce alla corretta diagnosi. D'un tratto la scena è stata presa da un gruppo di coloratissimi clown-dottori (alcuni ragazzi che sostengono il progetto "M'illumino d'immenso", per portare un sorriso fra i letti degli ospedali)alle prese con uno sfortunato paziente a cui ciascuno fa una diversa diagnosi. I "medici" si preoccupano solo di litigare fra loro e abbandonano il malcapitato che fortunatamente, alla fine di questa emblematica scenetta, mostra un cartello: "NONOSTANTE LO SFOGO DEI MEDICI, SONO ANCORA VIVO".
Ho trovato tutta la situazione davvero stimolante per noi studenti e mi ha colpito profondamente il messaggio che questi ragazzi volevano passarci: l'importanza di essere medici umani, consapevoli, che si curano di ciò che fanno e della persona che sta male di fronte a loro. "Non c'è bisogno che facciate quello che facciamo noi" ci hanno detto" Fate anche altre cose, inventate, proponete..."
Allora io vi porto la mia esperienza. Spero che possa essere di stimolo per qualcuno.
Da circa 2 anni faccio volontariato come soccorritrice sull'ambulanza. Faccio parte di un'associazione che non ha medico a bordo e i cui volontari sono dovuti a una certa preparazione oltre ad assumersi qualche volta un pò di responsabilità. Chiaramente le nostre nozioni sono di base e non possiamo somministrare farmaci o fare diagnosi... Ma resta il rapporto umano... non meno importante. Le persone che chiamano un'ambulanza sono spesso spavenate... agitate... magari non è nulla di grave, ma vedere qualcuno che ti sorride, s'interessa a te e ascolta cosa ti è successo può essere di enorme sollievo. Ma bisogna donarsi all'altro..
I CARE...
Per chi fosse interessato al volontariato vi consiglio di visitare:http://www.humanitasfinord.it/
Per altre informazioni sulla mia associazione, di cui non posso che fare una ottima pubblicità, contattatemi senza problemi. Sono a vostra disposizione!

venerdì 4 aprile 2008

COMPITO 3: PUB-MED E LE CONGIUNTIVITI

Una settimana fa ho fatto la spiacevole esperienza di una congiuntivite. Il mio occhio si presentava come quello a destra... Trovandomi a Careggi, sono andata al pronto soccorso oculistico dove mi hanno dato questa spiacevole notizia seguita da indicazioni come: sospendere l'uso delle lenti a contatto e evitare il trucco. Ecco come piantare un coltello nel cuore... (La vanità femminile è qualcosa di terribile...) Trovandomi in questa circostanza, ho pensato fosse interessante saperne di più su questa malattia. Così ho cominciato a giocare con Pubmed...

Pubmed è un sito di pubblicazioni mediche che mette a disposizioni estratti da riviste scientifiche. Se uno è abituato a fare ricerche su un motore come Google, su Pubmed rimane parecchio spaesato...

  • La ricerca viene fatta in inglese e i termini scientifici non sono così immediati (per me il dizionario è stato indispensabile...)
  • Gli estratti che compaiono possono essere ordinati con vari criteri (utile per chi è interessato alle ultime ricerche...)
  • Inserita una parola, si apre un "mare" di cose diverse, altamente specifiche... (trovare ciò che si cerca è davvero difficile)

Nonostanti gli sforzi, devo dire di aver scoperto un'infinità di cose... Mi ha colpito particolarmente un articolo in cui si descrivevano esperimenti a proposito della sensibilità della cornea e della congiuntiva in persone con età e sesso differenti, con particolare attenzione a quelle con gli occhi azzurri. Davvero interessante... Lo trovate a: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16784741?ordinalpos=4&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

La ricerca è stata molto fruttuosa, ma sinceramente credo che questo tipo di strumento ancora non sia per noi... Ci vuole una competenza medica ben superiore per sapersi districare in un mondo di quella vastità.

INVITO TUTTI A PROVARE!

mercoledì 2 aprile 2008

RIFLESSIONE E PICCOLA POLEMICA: COSA SIGNIFICA ESSERE MEDICI...

Come sanno molti di quelli che seguono questo blog, frequento il primo anno di medicina. Per me è stata una scelta molto ragionata, maturata nel tempo. Ho sempre avuto tante passioni nella mia vita... il teatro... la filosofia... ho sempre amato scrivere...
ma la medicina è un'altra cosa.
Una persona a cui piace la matematica, va a studiare la matematica, si laurea e se ha fortuna lavorerà sfruttando quanto ha imparato...
ma la medicina è un'altra cosa.
Un medico che ho incontrato di recente, dopo aver saputo cosa studiavo, mi ha detto: "Hai scelto un bel mestiere, DIVERSO DAGLI ALTRI". Ho ripensato molto a quella frase.
Solo quando si è malati ci si rende conto del potere che può avere un medico su di noi. Nel medico si riconducono tutte le speranze, le aspettative, i progetti di una vita. In quel momento di difficoltà il medico è come un "Dio". E chi decide di intraprendere un mestiere del genere secondo me, ha una responsabilità enorme nei confronti di coloro che andrà a curare. Un architetto può sbagliare i suoi calcoli... costruirà un pessimo palazzo... Un sarto può prendere male le sue misure... butterà via un vestito...
ma per un medico non può essere così.
Forse io sono un'idealista perchè sono ancora molto giovane e sono andata a studiare medicina con questo sogno. Essere medici però almeno "dovrebbe essere" così.
Nella mia esperienza di studentessa vedo tante persone a lezione... tutti ragazzi molto in gamba... ho la presunzione di credere che lì dentro ci siano "i migliori" data l'enorme scrematura fatta dal test d'ammissione... eppure spesso non ho la percezione di quella "passione" che sento io.
Un esempio per tutti. Lezione di anatomia. Faceva lezione il prof. Paternostro, uno studente aveva domandato con una e-mail anonima chiarimenti sul programma da studiare per passare la prova scritta. Il prof. allora ha proiettato il messaggio perchè tutti lo vedessero e ha fatto un discorso che mi ha toccato davvero nel profondo. Il succo era questo: noi cerchiamo qualche espediente per studiare di meno e fare il minimo indispensabile per superare una prova... ma perdiamo d'occhio la meta finale. "Non vi dirò fate questo e non fate quell'altro. Impiegate qualche settimana in più e non in meno a preparare questo esame." ha detto.
"VOI SARETE DEI MEDICI".
E' stata la prima volta da quando frequento questa facoltà, che ho sentito veramente PERCHE' mi trovavo lì dentro.
Come tutti sanno, la prima data prevista per questa prova era il 31 Marzo, riservata agli studenti del secondo anno (in un primo tempo) e poi aperta anche a noi (date le numerose richieste). Io avevo deciso di fare il test il 31. Dopo aver sentito queste parole la mia coscienza me l'ha impedito. Evidentemente le stesse parole non hanno risvegliato gli stessi sentimenti in molti dei miei compagni che si sono "lanciati" nell'avventura, benchè un mese e mezzo fosse davvero pochino... Sento dire continuamente: " Che mi importa. Vado lì, lo guardo e lo tento. Male male lo boccio."
Male male lo passi (penso io). Domani tu sarai un medico.

mercoledì 26 marzo 2008

PER L'ACCOUNT DEL.ICIO.US....





Brevi istruzioni per fare un account Del.icio.us:

  • Si aprirà una pagina (completamente in inglese...), in cui in alto a destra bisogna cliccare su "Register" (scritto in blu)
  • A questo punto è necessario regisrare l'account. Vengono richiesti: USER NAME, FULL NAME, PASSWORD, EMAIL (leggete bene le istruzioni altrimenti ci si passa tutto il pomeriggio a fare tentativi..)
  • Compare una pagina con su scritto: "To use Del.icio.us you need to install two buttons". Cliccare su "INSTALL BUTTONS NOW".
  • I due "buttons" sono: "MY DEL.ICIO.US" BUTTON e "TAG THIS" BUTTON e dopo l'installazione compariranno in alto a sinistra sulla schermata del computer. Il primo serve per andare sulla tua pagina di Del.icio.us e il secondo va cliccato quando vuoi aggiungere una risorsa Internet al tuo elenco, inserendo un "tag" corrispondente a quel sito o a quella pagina.
  • Si deve procedere per l'istallazione cliccando su "next" e dopo su "I agree" per accettare le condizioni.
  • L'istallazione è completa. Nella posta compare un messaggio da noreplay@yahoo-inc.com tramite cui si attiva l'account.

BUON DIVERTIMENTO!!!

martedì 25 marzo 2008

COMPITO 1-2 "DEL.ICIO.US E SOCIAL BOOKMARKING"




Fra i compiti dati dal professore ho trovato il "Social bookmarking". La mia preparazione in proposito era scarsa, per non dire che non ne sapevo nulla, allora mi sono documentata sull'argomento. Credo che questo post sarà utile a qualcuno meno esperto.

"Del.icio.us" è un sito web creato nel 2003 che serve per cercare e condividere "bookmarks" ( segnalibri che indicano l'indirizzo di una pagina su internet o di un file particolare). Il "Social bookmarking" è quindi un servizio che permette a ciascuno di registrare risorse Internet che gli interessano. Tali risorse sono disponibili in elenchi pubblici a cui possono accedere tutti e che gli utenti con interessi comuni possono visionare e condividere. Le risorse sono divise per mezzo di "tags" (etichette o parole-chiave) scelte dall'utente. Esistono portali per gestire i propri bookmarks in modo da aveli sempre a disposizione, fra questi Del.icio.us.

Ho trovato la cosa davvero interessante, perchè capita spesso di trovare una pagina, un'immagine che si vuole rivedere o utilizzare ed è impensabile ricordarne ogni volta l'indirizzo.
Per chi avesse problemi con l'account del.icio.us sto preparando delle indicazioni con i vari passaggi.

GUARDATE I PROSSIMI POST!
PAROLE: 197
BIBLIOGRAFIA

martedì 18 marzo 2008

MALEDETTA SEDUZIONE...


Fra le mie tragiche esperienze con il computer credo di dover raccontare senz'altro questa...
Mi trovavo in uno dei periodi più incasinati della mia vita. Veramente in una situazione drammatica in cui, come sempre in questi casi, c'entra un uomo (e nel mio caso specifico più di uno...) Ad ogni modo, il momento era davvero pessimo per numerosissime ragioni, non ultimo il fatto che la maturità incombeva.
Immaginate di aver dedicato ogni istante, ogni fibra del vostro esere in un lavoro... di aver annegato tutti i vostri dispiaceri e i vostri fallimenti in amore in qualcosa di vostro... che nn fosse solo un compito ma qualcosa che rappresentesse quello che eravate... tutto in 15 pagine... in una cartella chiamata "Greta". Mi sembra veramente riduttivo chiamare tutto questo "tesina"...
Il suo titolo era "LA SEDUZIONE. UN'ARTE, UNA COLPA, UN FALLIMENTO. Da ovidio, a Kierkegaard, fino a D'annunzio attraverso l'istruzione, il ripensamento, e la caduta del seduttore". Ho ancora dei dubbi se qualcosa di più bello sia mai stato scritto... In ogni caso, c'era dentro tutto quello che mi piaceva, corredato di stralci da parecchie opere, citazioni...
Un bel lavoro. Sparito. In un secondo.
In realtà non so spiegare bene cosa fosse successo ma il mio portatile una mattina nn si accese. Il tasto dell'accenzione era illuminato ma il video era nero. come tutte le mie speranze per il futuro... Non so come fosse possibile che io nn avessi stampato un solo foglio di quella meraviglia... ma in ogni caso nn c'era... Potete immaginare il panico. Ho passato tutta la notte a riscrivere a mano tutto quanto... Dopo aver fatto un bel pianto al telefono con la mia amica Letizia (che in quei mesi è stata un angelo..). Il giorno dopo portai il computer a riparare... Non mi spiegarono cosa era successo ma l'hard disk non era stato danneggiato e in un cd mi misero la mia amata tesina che finii di scrivere sul computer della mia amica Letizia che in quel periodo ne ha sopportate di tutte...

mercoledì 12 marzo 2008

COMUNICARE...

Comunicare fra due persone non è sempre semplice... "comunicare veramente " intendo... Secondo me è una delle cose più difficili che si possano fare fra due persone... Non so se vi è mai capitato raggiungere un livello di intesa tale con una persona da sapere cosa pensa, cosa dirà un secondo dopo, cosa "sente"... E' una sensazione bellissima... Ci sono però un' infinità di fattori che rendono difficile a due persone comunicare. La timidezza... la paura di aprirsi ad un altro... di dire qualcosa di sbagliato... Una delle prime esperienze che ho fatto con il computer è stata scoprire come tante di queste barriere possano essere superate. Attraverso il computer la comunicazione è estremamente più semplice... facile... immediata... Ho potuto constatarlo tempo fa con una persona che conoscevo già... ci vedevamo tutti i giorni... ma c'era una quantità di imbarazzo tale fra noi che ci impediva di parlare. Un giorno con un buffo espediente gli ho fatto avere il contatto msn. La vergogna e l'imbarazzo sono crollati in un attimo ed è stata una vera scoperta... Si è aperto come mai avrei creduto... Come in ogni cosa però c'è il risvolto della medaglia... E' una comunicazione davvero troppo semplice... In alcuni casi la definirei "vile"... Manca la persona davanti... mancano gli occhi... il contatto...
Sicuramente bello. Ma troppo facile...

sabato 8 marzo 2008

STORIA DI UN AMORE-ODIO(Seconda parte)

Un giorno, quando ero all'ultimo anno del liceo, mio padre se ne venne dicendo: "Ora sei grande, hai bisogno di un portatile per l'università". Io lo guardai storto senza capire che necessità avrei avuto di un computer proprio adesso.. Dopo diverse lotte, dato il mio scetticismo, alla fine si presentò a casa con uno scatolone e, volente o nolente, sulla mia scrivania il Rocci (storico dizionario di greco antico) fece un pò di spazio al nuovo arrivato. Io non sapevo proprio da che parte rifarmi.. Per fortuna c'era con me qualcuno di molto molto molto paziente (che colgo l'occasione di ringraziare dato che so che leggerà questo blog...) che mi istruì a dovere "iniziandomi" a questo nuovo mondo...

giovedì 6 marzo 2008

STORIA DI UN AMORE-ODIO (Prima parte)

Dal momento che questo blog è nato grazie al corso di informatica, mi sembra giusto raccontare un paio di cose sul mio rapporto col computer... che non è sempre stato dei migliori... Fin da piccola ho guardato questo strano arnese con diffidenza... Era una scatola che nascondeva un pò troppo segreti... Mi limitavo ad osservarlo da lontano o gli facevo rapide e fugaci visite... un pò con la paura di combinare qualche guaio irreparabile... Nella mia vecchia casa tenevo il computer in soffitta... E mi sembrava quasi una cosa di un altro mondo... Poi ho cominciato il liceo (classico per di più...) e mi sono inabissata in un mondo parallelo lontano dal nostro più di 2000 anni... fatto di Ciceroni e Seneca, ma in cui il mondo attuale aveva ben poco spazio... Non fraintendiamoci, non rinnego la scelta che ho fatto...Mi sono sempre piaciute quelle cose e credo che nulla come quella scuola mi abbia fatto crescere tanto... Si dovrebbe anche però dare un occhio fuori al mondo che scorre... e nn rimanere intrappolati in una lontana, seppur affascinante, dimensione...
Finchè un giorno...

mercoledì 5 marzo 2008

NECESSARIO E' NAVIGARE...

Intitolo questo blog usando una citazione di D'Annunzio che amo tanto... Nell'opera in cui l'ho trovata, questa frase significa che per assaporare la vita fino in fondo, è necessario vivere intensamente... abbandonando tutte le paure e affrontando le situazioni di petto... buttandosi... cercando... combattendo sempre... Per questo è necessario "navigare"... Mi faccio un pò portatrice di questo messaggio che ho la presunzione di applicare più che posso nella mia vita... Mi rendo conto di aver tirato fuori una frase quanto mai attuale ai tempi nostri... in cui il computer e internet sono uno strumento ormai indispensabile (parla una che ancora è un pò scettica...)

COMPLEANNO CECILIA!