venerdì 18 aprile 2008

I CARE...COMMENTO E PROPOSTA



Ho assistito ad un seminario davvero particolare di recente... Ecco le mie impressioni.

L'argomento della prima parte è stato il diritto d'autore, introdotto dal professore (sulla cui opinione nessuno ha avuto dubbi...) La questione secondo me è piuttosto complicata. Dal nostro punto di vista non può che sembrare un'enorme ingiustizia proteggere in modo eccessivo ogni forma di creazione... Bisogna rendersi conto comunque che in qualche modo il lavoro delle persone va tutelato, anche pensando che in un futuro potrebbe essere il nostro.
La parte della conferenza che però mi ha interessato di più, è stata quella il cui tema era "I CARE", espressione collegata alla figura di Don Milani, di cui conoscevo la storia ma di cui non avevo colto fino in fondo la "modernità" fino alla descrizione fatta dal prof. Questa espressione ha ispirato una serie di riflessioni sulla figura del medico. Ho trovato davvero istruttiva la storia sul medico che non si ferma alle apparenze: un medico che si trova di fronte a un sintomo chiaro che farebbe pensare al peggio, ma che, non avendo ancora perso la capacità di ""stupirsi", approfondisce il rapporto umano medico-paziente e questo lo conduce alla corretta diagnosi. D'un tratto la scena è stata presa da un gruppo di coloratissimi clown-dottori (alcuni ragazzi che sostengono il progetto "M'illumino d'immenso", per portare un sorriso fra i letti degli ospedali)alle prese con uno sfortunato paziente a cui ciascuno fa una diversa diagnosi. I "medici" si preoccupano solo di litigare fra loro e abbandonano il malcapitato che fortunatamente, alla fine di questa emblematica scenetta, mostra un cartello: "NONOSTANTE LO SFOGO DEI MEDICI, SONO ANCORA VIVO".
Ho trovato tutta la situazione davvero stimolante per noi studenti e mi ha colpito profondamente il messaggio che questi ragazzi volevano passarci: l'importanza di essere medici umani, consapevoli, che si curano di ciò che fanno e della persona che sta male di fronte a loro. "Non c'è bisogno che facciate quello che facciamo noi" ci hanno detto" Fate anche altre cose, inventate, proponete..."
Allora io vi porto la mia esperienza. Spero che possa essere di stimolo per qualcuno.
Da circa 2 anni faccio volontariato come soccorritrice sull'ambulanza. Faccio parte di un'associazione che non ha medico a bordo e i cui volontari sono dovuti a una certa preparazione oltre ad assumersi qualche volta un pò di responsabilità. Chiaramente le nostre nozioni sono di base e non possiamo somministrare farmaci o fare diagnosi... Ma resta il rapporto umano... non meno importante. Le persone che chiamano un'ambulanza sono spesso spavenate... agitate... magari non è nulla di grave, ma vedere qualcuno che ti sorride, s'interessa a te e ascolta cosa ti è successo può essere di enorme sollievo. Ma bisogna donarsi all'altro..
I CARE...
Per chi fosse interessato al volontariato vi consiglio di visitare:http://www.humanitasfinord.it/
Per altre informazioni sulla mia associazione, di cui non posso che fare una ottima pubblicità, contattatemi senza problemi. Sono a vostra disposizione!

venerdì 4 aprile 2008

COMPITO 3: PUB-MED E LE CONGIUNTIVITI

Una settimana fa ho fatto la spiacevole esperienza di una congiuntivite. Il mio occhio si presentava come quello a destra... Trovandomi a Careggi, sono andata al pronto soccorso oculistico dove mi hanno dato questa spiacevole notizia seguita da indicazioni come: sospendere l'uso delle lenti a contatto e evitare il trucco. Ecco come piantare un coltello nel cuore... (La vanità femminile è qualcosa di terribile...) Trovandomi in questa circostanza, ho pensato fosse interessante saperne di più su questa malattia. Così ho cominciato a giocare con Pubmed...

Pubmed è un sito di pubblicazioni mediche che mette a disposizioni estratti da riviste scientifiche. Se uno è abituato a fare ricerche su un motore come Google, su Pubmed rimane parecchio spaesato...

  • La ricerca viene fatta in inglese e i termini scientifici non sono così immediati (per me il dizionario è stato indispensabile...)
  • Gli estratti che compaiono possono essere ordinati con vari criteri (utile per chi è interessato alle ultime ricerche...)
  • Inserita una parola, si apre un "mare" di cose diverse, altamente specifiche... (trovare ciò che si cerca è davvero difficile)

Nonostanti gli sforzi, devo dire di aver scoperto un'infinità di cose... Mi ha colpito particolarmente un articolo in cui si descrivevano esperimenti a proposito della sensibilità della cornea e della congiuntiva in persone con età e sesso differenti, con particolare attenzione a quelle con gli occhi azzurri. Davvero interessante... Lo trovate a: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16784741?ordinalpos=4&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum

La ricerca è stata molto fruttuosa, ma sinceramente credo che questo tipo di strumento ancora non sia per noi... Ci vuole una competenza medica ben superiore per sapersi districare in un mondo di quella vastità.

INVITO TUTTI A PROVARE!

mercoledì 2 aprile 2008

RIFLESSIONE E PICCOLA POLEMICA: COSA SIGNIFICA ESSERE MEDICI...

Come sanno molti di quelli che seguono questo blog, frequento il primo anno di medicina. Per me è stata una scelta molto ragionata, maturata nel tempo. Ho sempre avuto tante passioni nella mia vita... il teatro... la filosofia... ho sempre amato scrivere...
ma la medicina è un'altra cosa.
Una persona a cui piace la matematica, va a studiare la matematica, si laurea e se ha fortuna lavorerà sfruttando quanto ha imparato...
ma la medicina è un'altra cosa.
Un medico che ho incontrato di recente, dopo aver saputo cosa studiavo, mi ha detto: "Hai scelto un bel mestiere, DIVERSO DAGLI ALTRI". Ho ripensato molto a quella frase.
Solo quando si è malati ci si rende conto del potere che può avere un medico su di noi. Nel medico si riconducono tutte le speranze, le aspettative, i progetti di una vita. In quel momento di difficoltà il medico è come un "Dio". E chi decide di intraprendere un mestiere del genere secondo me, ha una responsabilità enorme nei confronti di coloro che andrà a curare. Un architetto può sbagliare i suoi calcoli... costruirà un pessimo palazzo... Un sarto può prendere male le sue misure... butterà via un vestito...
ma per un medico non può essere così.
Forse io sono un'idealista perchè sono ancora molto giovane e sono andata a studiare medicina con questo sogno. Essere medici però almeno "dovrebbe essere" così.
Nella mia esperienza di studentessa vedo tante persone a lezione... tutti ragazzi molto in gamba... ho la presunzione di credere che lì dentro ci siano "i migliori" data l'enorme scrematura fatta dal test d'ammissione... eppure spesso non ho la percezione di quella "passione" che sento io.
Un esempio per tutti. Lezione di anatomia. Faceva lezione il prof. Paternostro, uno studente aveva domandato con una e-mail anonima chiarimenti sul programma da studiare per passare la prova scritta. Il prof. allora ha proiettato il messaggio perchè tutti lo vedessero e ha fatto un discorso che mi ha toccato davvero nel profondo. Il succo era questo: noi cerchiamo qualche espediente per studiare di meno e fare il minimo indispensabile per superare una prova... ma perdiamo d'occhio la meta finale. "Non vi dirò fate questo e non fate quell'altro. Impiegate qualche settimana in più e non in meno a preparare questo esame." ha detto.
"VOI SARETE DEI MEDICI".
E' stata la prima volta da quando frequento questa facoltà, che ho sentito veramente PERCHE' mi trovavo lì dentro.
Come tutti sanno, la prima data prevista per questa prova era il 31 Marzo, riservata agli studenti del secondo anno (in un primo tempo) e poi aperta anche a noi (date le numerose richieste). Io avevo deciso di fare il test il 31. Dopo aver sentito queste parole la mia coscienza me l'ha impedito. Evidentemente le stesse parole non hanno risvegliato gli stessi sentimenti in molti dei miei compagni che si sono "lanciati" nell'avventura, benchè un mese e mezzo fosse davvero pochino... Sento dire continuamente: " Che mi importa. Vado lì, lo guardo e lo tento. Male male lo boccio."
Male male lo passi (penso io). Domani tu sarai un medico.

COMPLEANNO CECILIA!