martedì 27 maggio 2008

VIDEO NEL BLOG


Avete notato il video che ho inserito in fondo, sotto i post?
Ora vi racconto come ho fatto.
Come molti di voi ho una web-cam.

La vedete qui accanto. Una volta attaccata al computer si può usare per scattare foto o fare video. Io ho fatto un brevissimo video... Sono solo pochi secondi e non è un granchè ma volevo dare un'idea di quanto può essere vanitosa una ragazza e quante ore si può passare davanti ad uno specchio. Una volta fatto il video, si clicca su MODIFICA e si può personalizzare in più modi. Appare una pagina con la sequenza del video in una fascia in basso e sulla colonna sinistra alcune opzioni fra cui:
ACQUISIZIONE DEL VIDEO
Acquisisci da periferica video
Importa immagini
Importa audio o musica
MODIFICA FILMATO
Visualizza effetti video
Visualizza transizioni
Crea titoli o riconoscimenti
Crea filmato automatico
Io mi sono sbizzarrita con gli EFFETTI VIDEO,davvero fantastici: Acquarello, Colorazione seppia, Contorno a china, Dissolvenze, Film d'epoca vecchi (quello che ho scelto io...) e tanti altri. Poi si può rallentare o velocizzare il video, regolarne la luminosità e tanto altro.
Il problema è venuto dopo, dato che i video fatti in questo modo non possono essere inseriti nel blog, se non all'interno di un post. Allora, dato che ormai ero lanciatissima, ho fatto anche la conoscenza di You tube. Mi sono iscritta ed ho inserito il mio piccolo video. Ed eccolo là.

martedì 20 maggio 2008

DREAMING... (COMPITO 8)



Purtroppo c'ho messo un pò... ma alla fine ho letto l'intervento della conferenza. Invito chi segue questo blog ma non è uno studente di medicina di leggerlo. Lo trovate qui.
Io non ho potuto partecipare quel giorno e credo sia stato un peccato, dato che l'argomento trattato interessa noi studenti in modo particolare.
Devo dire che uno dei passaggi che mi hanno colpito di più è stato quello del rapporto allievo-docente. Per noi del primo anno, il professore universitario appare, rispetto a quello del liceo, una figura molto distante... lontana dall'allievo, di cui non conoscerà mai il viso o il nome, lontana dal suo mondo e dalle sue opinioni.
Forse è tutto normale, mi dico, è l'università... E' chiaro che un professore che tiene un corso seguito da 300 persone non potrà mai conoscerle personalmente una per una. Si parla però nell'intervento di INTENSITA' EMOZIONALE fra docente e discente.. Si parla di un professore che ami la propria disciplina e che abbia la capacità di trasmettere la stessa passione a quanti lo ascoltano.. Guardo la mia esperienza e credo che si tratti di qualcosa di estremamente raro. Purtroppo si trova davvero di rado qualcuno che dimostri una vera passione per il proprio lavoro, in qualsiasi campo. Mi domando a questo punto CHI debba possedere questa passione se non un docente. Li conto sulle dita di una mano sola i professori che mi hanno trasmesso un amore del genere. Il discorso è in parte soggettivo... A me un professore può essere piaciuto,perchè mi ha lasciato determinate cose, per qualcun altro può non essere così... Certo è che se da 30 anni fai lezione con gli stessi lucidi, arrivi, dici da 30 anni le stesse parole e poi te ne vai perchè ti sembra di aver fatto il tuo dovere, non so quanto lasci ai tuoi studenti.
La differenza con chi ama insegnare si vede. E non poco.
Mi è piaciuta particolarmente l'immagine che paragona il professore che tiene una lezione, al concertista di fronte al suo auditorio. Avevo già riflettuto sul ruolo della lezione ex cathedra rispetto a metodi di insegnamento più moderni, quando ne aveva parlato il Prof. Formiconi nella chiacchierata introduttiva al corso. Sarà la mia formazione classica che mi impedisce l'uscita da certi clichè, ma la lezione tradizionale mi sembra uno strumento davvero irrinunciabile.
Ma c'è lezione e lezione...
Nella seconda parte dell'intervento si parla del tipo di medico da formare e il messaggio che passa è lo stesso della conferenza "I care" e del mio post sul volontariato in ambulanza: l'importanza del rapporto umano medico-paziente.
Concludo con una citazione dall'intervento:
"Platone aveva già scoperto quale fosse la condizione indispensabile di ogni insegnamento: L'Eros, che è contemporaneamente desiderio, piacere e amore, desiderio e piacere di trasmettere desiderio per la conoscenza e amore per gli allievi".

domenica 11 maggio 2008

VITA ... E MIRACOLI DEI VOLONTARI




















Scrivo questo post in risposta al commento di Daniele che voleva saperne di più sul volontariato sull'ambulanza... Allora parlo della mia esperienza. Faccio la soccorritrice sull'ambulanza da circa 2 anni all'Humanitas Firenze nord, associazione di volontariato fieramente laica di via Ponte alle mosse (zona Porta al Prato). L'ambiente è veramente fantastico... proprio come una famiglia. E come una famiglia vera, spesso capitano le discussioni, nascono gli amori e grandi amicizie(come nel mio caso).
Faccio servizio il lunedì pomeriggio dalle 13 alle 18 (se qualcuno chiamasse un'ambulanza a quell'ora potrei arrivare io...) con due storici compagni di turno che mi acconpagnano da sempre, BRUNO (autista), prova vivente del fatto che "l'età non conta". La cosa che amo più di lui è che potrebbe essere quasi mio nonno, ma non ha perso la capacità di STUPIRSI per ogni cosa. Ama tutte le cose belle della vita e ogni pochino,di fronte ad una nuova scoperta, se ne esce con la sua escamazione abituale: " GANZO!". Poi c'è ANDREA (1° livello). Che dire di lui... 18 anni ma la saggezza di almeno 30. Infatti è il mio confidente da sempre. Siamo come "culo e camicia" sul servizio. Sappiamo sempre cosa pensa l'altro e non c'è bisogno di dire nulla fra noi. Sintonia perfetta. Tutto quello che so di cosa significa fare la soccorritrice me l'ha insegnato CARLO (attuale presidente dell'associazione), che è il volontario modello. Fermezza, tranquillità, mai un'esitazione. E poi un profondissimo conoscitore dell'animo umano, sa capire benissimo le persone e le situazioni. Sembra un mago.
Soccorrere sull'ambulanza è un'arte non da poco. Quando qualcuno chiama l'ambulanza non è detto che abbia seriamente bisogno di cure. Spesso è una persona anziana che ha bisogno di compagnia, marito e moglie che hanno litigato... se ne vedono davvero di cotte e di crude. Tu non sei un medico e non puoi fare moltissimo. Ai corsi preparatori ci insegnano come trattare i traumi, il BLS, a indivuduare i segni della patologie più importanti.
La cosa che mi ha sempre colpito di certe situazioni è che spesso le persone hanno bisogno di essere semplicemente ascoltate, considerate, fatte sentire a proprio agio. Una tuta bianca e rossa può essere incredibilmente rassicurante.
Lunedì scorso abbiamo portato all'ospedae una signora che era caduta a casa e aveva una piccola ferita al ginocchio... nulla di grave per fortuna. Purtroppo il pronto soccorso era pieno e abbiamo dovuto aspettare molto prima che trovassero un letto alla signora, che poverina non faceva che piangere pensando di recare disturbo a noi e alla sua famiglia. Io e Andrea le siamo stati sempre accanto rincuorandora più possibile e dandole da chiacchierare tutto il tempo. Alla fine il letto è arrivato ma la signora non ci ha fatto allontanare prima di averci stampato due grossi baci sulle guance.
Una bella ricompensa per un pomeriggio faticoso.

COMPLEANNO CECILIA!